Sabato 20 giugno nell’Abbazia di San Felice di Giano dell’Umbria si è svolto l’incontro di fine anno scolastico dei docenti di religione cattolica della Diocesi di Foligno presieduto da Mons. Gualtiero Sigismondi. ‘Vorrei – ha sottolineato il Vescovo – declinare con voi, oggi, la parola evangelizzare all’interno della scuola. Perché al di là del vostro compito professionale di insegnanti di religione cattolica il vostro assillo deve essere sempre quello di rispondere al quesito: la Parola di Dio cresce e si diffonde?’. I docenti di religione cattolica devono essere in prima linea nella confidenza con la parola perché ‘nella scuola vige il pericolo di una omonogeneizzazione del Vangelo’. Il Vangelo deve essere annunciato in ogni ambito della vita quotidiana, in particolar modo nella scuola, attraverso sette avverbi: gratuitamente, liberamente, gioiosamente, rispettosamente, infaticabilmente, coraggiosamente, umilmente, sinodalmente. Per questo il movente dell’evangelizzazione è l’amore per Cristo. La ragione di fondo dell’evangelizzazione è la Pasqua del Signore. Il protagonista dell’evangelizzazione è lo Spirito Santo. Ma qual è la forma dell’essere missionario? La cura della vita interiore, la testimonianza personale, la preoccupazione di far penetrare nel cuore dell’uomo la Parola di Dio’. Gli evangelizzatori sono degli inviati da una comunità ecclesiale ma quale Chiesa vogliamo essere? ‘Una Chiesa che cerca la misura alta della santità attraverso valide infrastrutture spirituali. Una Chiesa che scopre nella sua evangelizzazione la sua passione come dinamica pedagogica insostituibile nel crescere e camminare insieme nel timore del Signore. La confidenza con la Parola di Dio deve essere il pane quotidiano per affrontare la frontiera della missione’. Siate si maestri nel mondo scolastico ma prima di tutto siate dei testimoni e interpreti della Parola di Dio con le nuove generazioni’. Il Vescovo, a conclusione dell’incontro, ha ringraziato per il lavoro svolto il responsabile dell’Ufficio catechistico don Giuliano Pastori e i suoi più stretti collaboratori, sottolineando ai covenuti che nel mondo scolastico siamo si dei maestri ma prima di tutto siamo dei testimoni e interpreti della Parola di Dio.