Circa 6.000 gli oratori sparsi in tutta Italia. Un milione e cinquecentomila sono i bambini, i ragazzi e i giovani che li frequentano. Oltre 200.000 volontari, educatori, animatori ed allenatori sono coinvolti attraverso le varie attività formative, culturali, sociali. Questi sono i dati riportati al convegno nazionale sugli oratori, svoltosi a Roma presso Villa Piccolomini, dal titolo ‘Oratori in Italia oggi; puzzle di vita, una sfida da raccogliere’ organizzato dalla Regione Lazio, in collaborazione con il Forum degli Oratori Italiani (FOI) e con il settimanale Famiglia Cristiana. All’incontro sono intervenuti Don Massimiliano Sabbadini Presidente del FOI, Dott. Pietro Marrazzo Presidente della Regione Lazio, don Antonio Sciortino Direttore di Famiglia Cristiana, Dott. Adelfo Luciani Presidente della Commissione oratori della Regione Lazio, Alberto Chiara Vicedirettore di Famiglia Cristiana, Bruno Pizzul Giornalista e moderatore del convegno.La Diocesi di Foligno, che sta curando l’affiliazione al FOI organismo della Conferenza Episcopale Italiana, ha partecipato al convegno, attraverso la segreteria del Coordinamento Diocesano Oratori ed alcuni educatori, presentandosi alla realtà nazionale con i suoi 13 oratori parrocchiali, 1200 ragazzi, 250 educatori, circa 100 genitori e 3 protocolli d’intesa con l’amministrazioni comunali di Foligno, Spello e Valtopina che riconoscono il ruolo educativo delle parrocchie sul territorio. Questi dati ci dicono che oggi le famiglie, che molto spesso, a causa di questa crisi economica, fanno fatica a pagare le variegate attività di sport, musica, ecc., per i propri figli, stanno riscoprendo l’oratorio, non solo come luogo gratuito, ma anche come tempo e spazio per la formazione civica e sociale, per un confronto con le diverse esperienze multiculturali, per riallacciare sul territorio ponti con le diverse agenzie educative, per riprendere un dialogo tra le diverse generazioni. ‘L’oratorio – ha commentato Don Massimiliano Sabbadini responsabile del FOI – è innanzitutto il segno concreto della cura pastorale ed umana che la comunità cristiana ha verso bambini, adolescenti e giovani. E’ un tempo, sostanzialmente libero, che segna la crescita dei ragazzi. E’ un progetto che nasce dalla passione educativa dei tanti parroci, religiosi, famiglie coadiuvati da quello che è il motore centrale dell’oratorio che sono gli educatori’. L’oratorio non è, perciò, un luogo di sosta per l’animazione, ma è un grande laboratorio di vita in cui le persone, in particolare i ragazzi e i giovani, non sono destinatari di alcuni servizi ma soggetti accolti, coinvolti e attivi nel loro processo educativo di crescita umana e spirituale.