Il nostro Vescovo Mons. Gualtiero Sigismondi ha incontrato, mercoledì 25 novembre, i docenti di religione cattolica delle scuole di ogni ordine e grado per un momento formativo. Secondo i dati dell’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica sono 31 i professori in servizio nelle scuole pubbliche della nostra diocesi ed una percentuale elevata, circa il 93%, di studenti che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica. ‘Tra i vari educatori – ha sottolineato il Vescovo – voi avete, nel cammino dei nostri giovani, un ruolo significativo’. Ma quali sono, oggi, le caratteristiche educanti del docente di religione cattolica nella scuola pubblica? ‘Essere, prima di tutto, degli innamorati della Sacra Scrittura, senza trascurare i pericoli che possono camuffarsi nel vostro lavoro: il trascurare, il maneggiare, il falsificare la Parola di Dio’. Tre rischi, secondo Mons. Sigismondi, da conoscere assieme ad un quarto pericolo: ‘leggere la Parola di Dio senza essere in sintonia con quello che la Chiesa dice ed insegna’. I docenti di religione cattolica devono sempre testimoniare che i giovani non sono un problema ma una grande risorsa. ‘Come insegnanti – ha continuato il presule – dovete avere l’abilità d’aiutare i ragazzi a trovare degli spunti per il loro cammino di fede e di vita, far sentire il fascino delle cose grandi amando la libertà altrui’. Oggi, concludendo Mons. Sigismondi, tra le nuove povertà della nostra società contemporanea, dalla povertà relazionale a quella culturale, dobbiamo tristemente collocare la povertà delle nuove generazioni. ‘Voi educatori, più degli altri, dovete stimarli, anche se presentano i problemi più grandi, facendo scoprire in loro le risorse e aiutandoli a prendere il largo, in questo modo si evita l’asfissia di tanti paternalismi che il più delle volte non aiutano a crescere’.