Domenica 7 settembre, durante una sentita e affollata celebrazione, il Vescovo di Foligno, S. E. Mons. Gualtiero Sigismondi, ha eretto a Santuario Diocesano della Madre del Buon Consiglio la chiesa del Monastero Agostiniano di Santa Maria di Betlem. La comunità monastica che “vigila” sulla piana folignate dalla collina di Sant’Eraclio completa così l’edificazione della struttura concepita durante l’episcopato di S. E. Mons. Siro Silvestri e realizzata dall’Arch. Franco Antonelli per ospitare le monache allontanate dal centro cittadino con le soppressioni postunitarie. “Questo Santuario è ‘la stanza al piano superiore’, il cenacolo dove ci si riunisce con Maria, Madre del Buon Consiglio, che come a Cana mostra la sua sollecitudine materna intercedendo per noi presso Gesù e insieme ci consiglia di aprirci al divino volere”. Inoltre, esso si pone in perfetta continuità sia con i molti santuari che da secoli offrono il loro ristoro ai pellegrini tra Roma, Assisi e Loreto, sia con la devozione per la Madre del Buon Consiglio che unisce l’Ordine Agostiniano ai migranti, e in special modo ai fratelli di origine albanese. Il Santuario è stato affidato al parroco pro-tempore di San Pietro Apostolo in Sant’Eraclio, mons. Luigi Filippucci. Alla celebrazione, in ragione dello speciale legame che il nuovo Santuario intende avere con i migranti – definiti dal Vescovo “pellegrini senza bisaccia, senza bastone e senza tunica di ricambio – ha preso parte anche mons. Giancarlo Perego, direttore della fondazione Migrantes.