Domenica 13 maggio alle ore 10.30, con una celebrazione presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi, riapre il Santuario della Madonna delle Grazie, dopo oltre venti anni di chiusura. La chiesa che domina le mura sull’argine sinistro del Topino era stata danneggiata dal terremoto del 1997 e interessata da un lungo intervento di ristrutturazione, dovuto sia a difficoltà delle imprese, sia alla complessità del restauro del ricco apparato decorativo. Costruita in stile neogotico su progetto dell’architetto folignate Vincenzo Benvenuti e dedicata nel 1898, la chiesa attuale sorge nel luogo in cui secondo la tradizione, nella prima metà del Quattrocento, San Bernardino da Siena fu chiamato da un’immagine della Madonna dipinta in un’edicola, che gli disse: “Sono Maria delle Grazie, sono qui per dispensarle e nessuno le chiede”. Le cronache cittadine raccontano come da quel momento le grazie furono richieste e non mancarono mai, anzi la venerazione si accrebbe fino alla costruzione di una primitiva chiesa nel 1491 e al suo rifacimento nel 1603. Fu per iniziativa, tra gli altri, di Mons. Michele Faloci Pulignani, che a partire dal 1888 la vecchia, irregolare e fatiscente chiesa fu demolita per ricostruirla più spaziosa e artisticamente gradevole nelle vicinanze. Sull’altare è ancora esposta l’immagine, databile alla fine del XIV-inizio del XV secolo, che parlò a San Bernardino: staccata dalla nicchia in cui si trovava in precedenza e inserita in un tabernacolo neogotico, essa raffigura la Beata Vergine seduta a sinistra del Redentore, mentre tiene la mano destra appoggiata sulla spalla del Figlio, verso il quale, rappresentato in età adulta, reclina dolcemente il viso. L’immagine, piuttosto originale dal punto di vista iconografico, è chiusa in una mandorla sorretta da quattro angeli e affiancata da San Giovanni Battista e San Giacomo Maggiore. La chiesa della Madonna delle Grazie, che continua ad essere molto cara alla cittadinanza, appartiene alla Parrocchia di San Feliciano ma attualmente è posta sotto la cura pastorale della Parrocchia di San Nicolò, che ne cura la regolare apertura.