“La sinodalità richiede spiritualità evangelica e appartenenza ecclesiale, formazione continua, disponibilità all’accompagnamento, creatività “. Lo ha detto il Card. Gualtiero Bassetti introducendo i lavori della sessione primaverile del Consiglio Episcopale Permanente della CEI (Roma, 1°-3 aprile).
“La sinodalità è una proposta che sentiamo di poter e dover fare anche alla società – ha aggiunto poi –, a una società slabbrata come la nostra. Non è certo sinodale la modalità con cui la comunicazione viene spesso usata per accendere gli animi, screditare e far prevalere le paure, arrivando a identificare nell’altro non un fratello, ma un nemico”.
Tra i temi affrontati dal Cardinale – e che saranno oggetto di discussione in questi giorni – “le domande di sostegno in campo educativo, formativo e relazionale, che salgono dalle famiglie”, come pure la necessità di offrire lavoro e crearlo e di coinvolgere i laici, uomini e donne, nella corresponsabilità e nei processi decisionali, praticando “la sinodalità come metodo di vita e di governo delle nostre comunità diocesane”.
L’ultimo pensiero dell’introduzione è per l’appuntamento di riflessione e spiritualità che si svolgerà a Bari, a febbraio 2020: esso, “valorizzando la sinodalità, si prefigge di compiere un passo verso la promozione di una cultura del dialogo e della pace, per un futuro dell’Italia, dell’Europa, dell’intero bacino mediterraneo”.