Martedì 30 aprile evento finale nell’ambito del Progetto Cittadini del Mondo promosso dalla Diocesi di Foligno con gli studenti e le studentesse dell’Istituto Tecnico Tecnologico Leonardo Da Vinci e dell’Istituto professionale E. Orfini che sono stati impegnati in questo anno scolastico nell’area didattica del progetto stesso dal titolo “Abbattere muri per costruire ponti”.
L’incontro finale dal titolo “Proteggere le persone non i confini. L’Europa inizia a Lampedusa” è organizzato insieme agli operatori dello SPRAR del Comune di Foligno (Caritas diocesana, Cidis Onlus, Arci solidarietà Ora d’aria). Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata e con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
Il programma:
– ore 10.30 ritrovo degli studenti presso la piazzetta 3 ottobre dedicata a tutti i migranti vittime delle migrazioni. Saluti del Sindaco Nando Mismetti e di don Luigi Filippucci responsabile del Progetto Cittadini del Mondo.
– ore 10.45 corteo degli studenti dietro lo striscione “Proteggere le persone non i confini”
– ore 11.00 Accoglienza degli studenti presso l’Auditorium San Domenico (Foligno) e saluto della dirigente scolastica prof.ssa Rosa Smacchi. Dialogo degli studenti con Tareke Brahne eritreo e Presidente Comitato 3 ottobre e la dott.ssa Daniela Di Capua Responsabile nazionale dello SPRAR. Modera il prof. Carlo Felice docente IRC dell’ITT L. Da Vinci. Presentazione del video realizzato dagli studenti per partecipare al concorso del MIUR per la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza. Il MIUR con il sostegno operativo del Comitato 3 ottobre e del FAMI Fondo Asilo Migrazione e Integrazione vuole piantare il seme dell’accoglienza nelle scuole italiane ed europee e portare a Lampedusa ogni anno 200 studenti a parlare di migrazioni e a conoscere i sopravvissuti del naufragio del 3 ottobre 2013.