Questa sera, martedì 14 aprile 2020 alle ore 18.00, la Diocesi di Foligno celebrerà la Santa Messa, in assenza di popolo, dalla Chiesa di S. Marco, Unità pastorale S. Eraclio – Cancellara. La liturgia verrà trasmessa in streaming sulle pagine Fa,cebook dei mezzi di comunicazione della Diocesi: Diocesi di Foligno, Rgunotizie.it, Gazzetta di Foligno, Radio Gente Umbra.
La Messa sarà disponibile anche attraverso il sito della Diocesi di Foligno: www.diocesidifoligno.it
Cenni storici
Michele Faloci Pulignani nel 1914 in un suo scritto su S. Eraclio afferma che durante la demolizione di alcuni altari secondari nella chiesa di S. Marco furono estratte due pietre scolpite risalenti al IX e all’VIII secolo che facevano parte di un ciborium o di un pluteo, o di un altare, residui di un edificio, senza dubbio anteriore al Mille, adoperati alla fine del secolo XVI come materiale di costruzione proveniente da una chiesa che doveva sorgere non molto lontana.
Potevano essere sia dalla chiesa di S. Eraclio, preesistente all’attuale, oppure dalla demolizione delle due chiese vicine di S. Pietro di Flamignano e di S. Lorenzo di Rio, da cui sono state prelevate le pietre che sono servite alla costruzione dell’edificio esistente.
Questa scoperta però ha fatto pensare che forse questa chiesa sia stata costruita su una precedente dedicata al martire Eraclio (approfondimenti nel post il Castello di Sant’Eraclio).
La costruzione della nuova chiesa si rese necessario per il consistente e progressivo incremento demografico e la chiesa del Castello divenne angusta ed incapace a contenere i circa 1000 abitanti; per decreto sinodale tutti gli uomini del castello di S. Eraclio furono obbligati a fabbricare fuori le mura un oratorio più ampio e comodo che fu dedicato a San Marco.
Il patronato di questo santo si addiceva bene a una comunità agricola, infatti nella sua festa (25 marzo) si tenevano le rogazioni e si benedivano i campi.
In origine S. Marco, costruita ad una sola navata, non è stata parrocchia, ma oratorio delle due confraternite di Sant’Eraclio quella del Rosario e del S.mo Sacramento edificata con i resti delle chiese in rovina e inservibili di S. Pietro in Flamignano e S. Lorenzo in Rivo, centri oggi non più visibili ma che si presume ai confini con il comune di Trevi a sud di S. Stefano dei Piccioni.
Il 3 Maggio 1597 la chiesa di S. Marco con breve del Pontefice Clemente VIII viene costruita, consacrata e aperta al culto.
Le due Confraternite ottennero un Breve dal Papa Clemente VIII che dichiarava la Chiesa di S. Marco libera da ogni giurisdizione parrocchiale pertanto avevano la facoltà “di eleggere un cappellano o più, amovibili secondo il bisogno” essendo l’Oratorio sorto su territorio esente.
Questo diritto sarà motivo di dispute secolari tra i parroci di S. Eraclio e le Confraternite di S. Marco e questo portò pochi anni dopo ed esattamente nel 1674 ad iniziare la costruzione della chiesa di San Pietro nella parte opposta del castello, lavori che terminarono nel 1682 con la benedizione della stessa.
I fratelli delle Compagnie contravvenendo alle regole pretesero anche di seppellirvi i morti.
Ciò avvenne clandestinamente in quanto nel 1601 l’autorità ecclesiastica proibirà ogni sepoltura; lo dimostra la pietra sepolcrale sul pavimento dell’ingresso principale dove si legge “Qui riposano le ossa di Paolo Bulai rectoris ecclesiam 1853“.
Nel 1773 la chiesa subisce una profonda trasformazione: viene ampliata divenendo a tre navate e arricchita di stucchi secondo lo stile barocco; all’epoca risale la decorazione della volta, costituita da tre mistilinei assai alterati, affreschi attribuiti a Liborio Coccetti, fra cui spicca la gloria di S. Marco.
Quel che resta della primitiva chiesa si trova oggi nella parete destra dell’edificio, dove si possono ancora vedere nicchie, brandelli di affreschi e la cappella dei Santi Titolari, Eraclio, Mauro e Giusto, i tre martiri giustiziati in questa località.
Della parete sinistra della primitiva chiesa rimangono la Lapide di papa Clemente XIV e altri stucchi murati nella parete sinistra della nuova chiesa accanto alla porta.
I lavori vengono eseguiti dal maestro muratore Feliciano Mazzarelli.
Nel 1788 si ha la sistemazione del pavimento della chiesa ad opera dello scalpellino locale Francesco Fantauzzi.
L’attuale facciata di S. Marco è stata rimaneggiata, nel 1892, in stile rinascimentale, su disegno di Tito Boccalini.
Ai primi del 1900 Mons. Faloci, e Don Luigi Polanga vi costruirono adiacente la casa delle suore e i locali del giardino d’infanzia.
Nel 1983 la chiesa viene sottoposta ad un importante restauro con il rifacimento di gran parte del tetto, vengono riportati alle origini i numerosi stucchi interni, la balconata dell’organo e tinteggiata internamente ed esternamente così come la si vede oggi.
Successivamente agli eventi sismici del 1997 la chiesa viene sottoposta a diffusi interventi di restauro e consolidamento strutturale.
Ha subito danni durante il terremoto del 2016 che ne hanno causato la chiusura e dopo vari interventi è stata riaperta al culto con solenne cerimonia il 13 settembre 2019.