Questa sera, Domenica 19 aprile 2020 alle ore 18.00, il Vescovo Mons. Gualtiero Sigismondi celebrerà, in assenza di popolo, la Santa Messa della II° Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia dalla Chiesa di S. Caterina in Foligno, insieme alla comunità religiosa delle Suore Alleate Carmelitane Scalze della Ss. Trinità. La liturgia verrà trasmessa in streaming sulle pagine Facebook dei mezzi di comunicazione della Diocesi: Diocesi di Foligno, Rgunotizie.it, Gazzetta di Foligno, Radio Gente Umbra.
La Messa sarà disponibile anche attraverso il sito della Diocesi di Foligno: www.diocesidifoligno.it
Cenni storici
La Chiesa di Santa Caterina di Foligno nasce nel XIII secolo (secondo Ludovico Jacobilli fu costruita esattamente nel 1225) come edificio di culto annesso al monastero delle Clarisse, monache di clausura del secondo ordine francescano fondato da S. Chiara di Assisi detto anche delle Vergini del Campo.
Di ciò che fu l’antico monastero, della sua architettura, degli orti e giardini ad esso connessi, non rimane che la chiesa lunga e stretta con annesso il coro delle monache, parte integrante della chiesa, articolato su due livelli attualmente non comunicanti.
Varie vicende hanno portato alla demolizione del monastero nel XX secolo, per fare spazio in parte ad una scuola elementare.
E’ situata nella zona sud del centro storico della città, fuori dalle mura di cinta costruite nei primi decenni del XIII secolo e all’interno delle nuove mura costruite tra il 1240 e il 1250.
E’ composta da un’unica navata con pianta rettangolare allungata, con copertura a capanna.
La clausura impone per esigenze di culto la divisione dello spazio in due parti: la parte maggiore era destinata alle celebrazioni pubbliche e la minore, detta anche “coro delle monache“, veniva riservata alle religiose.
I due spazi comunicavano tramite una finestrella posta dietro all’altare maggiore, attraverso la quale le monache udivano la celebrazione e ricevevano la comunione, non avendo però la visione diretta.
Quando nel XVIII secolo il coro viene trasferito dal piano terra al primo piano, i due locali verranno chiamati “coro inferiore” e “coro superiore“.
Da quest’ultimo ci si affacciava sulla navata tramite tre ampie aperture sul pavimento, ed era illuminato da alti finestroni.
Il coro inferiore trecentesco viene probabilmente adibito a sacrestia.
Nel XVI secolo vengono edificati i due altari laterali presso l’altare maggiore.
Nell’altare di destra è rappresentata la “Trasfigurazione” attribuita alla scuola di Dono Doni.
Di fronte era collocato un altro altare, che conteneva al suo interno l’affresco del “Martirio di S. Caterina” di Dono Doni, che ora è conservato in pinacoteca.
Sono presenti nell’edificio dei frammenti di intonaci affrescati.
Le monache restarono nel monastero fino al 1869 quando vennero espulse e trasferite nel monastero di S. Lucia.
Molti affreschi allora presenti nell’edificio vengono distaccati e conservati nella Pinacoteca Comunale.
La facciata della chiesa viene dichiarata bene monumentale nel 1878.
Vari cambiamenti di destinazione d’uso porteranno al progressivo degrado del complesso monastico: fu caserma, magazzino di semenze e mangimi, rimessa per le macchine agricole dello Zuccherificio di Foligno, fabbrica di mobili e letti in ferro.
Nel 1988 la Soprintendenza procede al restauro degli affreschi situati nel coro inferiore.
Nel 1998 si restaurano le pareti perimetrali e la copertura della chiesa e durante i lavori sono venuti alla luce nuovi affreschi, a sinistra dell’ingresso principale (XV secolo) e sulla parete nord del coro inferiore, oltre ad alcuni brani delle tempere settecentesche.