Nell’ambito di Cultura religiosa al Centro CNOS-FAP Don Bosco Umbria è stato chiesto agli allievi del 2° anno, come prova pratica, di esplorare l’ambiente di vita, concretamente la propria casa, per trovare segni religiosi presenti. I ragazzi potevano anche farsi aiutare dai genitori o dai nonni intervistandoli sulla storia e sul significato di questi segni per la famiglia. Ecco solo alcune delle tante interessanti scoperte che hanno condiviso gli alunni.
“Nella mia casa ho un piccolo crocifisso, si trova in cucina accanto al frigo. Per me e la mia famiglia è molto importante perché circa 6 anni fa nella mia casa ci fu un incendio. Scoppiò accidentalmente il frigorifero e si bruciò la cucina e la sala. L’unica cosa che non andò bruciato fu il crocifisso. Da quel giorno quel crocifisso divenne la nostra protezione. Nella mia famiglia non siamo mai stati super credenti ma dopo questo miracolo credo proprio di sì! Soprattutto perché un miracolo ha salvato mia nonna da un brutto male”. Elisa, 2° ristorazione, Foligno
“In camera mia ho due segni religiosi: La foto della mia prima comunione: molto significativo per me perché rappresenta un legame che ho avuto con Dio. L’altro invece è un quadro di Padre Pio. Questo è un ricordo che mi fa pensare a mia nonna. E, dato che abita lontana da me, ogni volta che mi manca lo guardo”. Alessandro, 2° meccanico, Perugia
“Nella mia casa ci sono vari segni religiosi. C’è un crocifisso che si trova nella mia camera ed è stato regalato a mio fratello per la sua prima comunione. Poi c’è un altro crocifisso che si trova in sala da pranzo. Questo crocifisso ha un significato molto importante perché ci è stato donato dalla bisnonna prima di venire a mancare. Altri segni religiosi sono: la statuina della Madonna che mi è stata regalata per la mia prima comunione e la statuina di San Giuseppe”. Federico, 2° elettrico, Perugia
“In casa ho dei ceri che la mamma accende quando teme qualcosa o è preoccupata. Ho anche un crocifisso in salone e una collana con la croce”. Chiara, 2° ristorazione Foligno
“Girando per casa non ho trovato oggetti religiosi, tipo crocifissi, quadri o collane. A dire il vero, prima ce ne erano due: una candela e un crocifisso. La candela non l’ho trovata perché era di circa due anni fa. Mi era stata regalata dal sacerdote del mio piccolo paese in occasione della benedizione delle famiglie per Pasqua. Invece il crocifisso, essendo di ceramica, stava accanto alla porta d’ingresso, ma mia sorella, sbadata come è, lo ha fatto cadere con una pallonata. Il crocifisso si ruppe e la palla si bucò. Ma ora in casa ho un altro crocifisso che mi è stato regalato con immenso piacere dal mio prof di cultura religiosa. L’ho portato con attenzione a casa, l’ho pulito con uno straccio e l’ho appeso”. Alessandro, 2° meccanico, Perugia.