C’è una via crucis diversa, quest’anno, che abbraccia le vie di Foligno per unirsi in preghiera il giorno del Venerdì Santo. Una Via Crucis simbolica, in sei tappe anziché quattordici, fisse in sei luoghi-segno feriti dalla pandemia: l’Ospedale, il Cimitero, la Caritas diocesana, la Stazione – emblema dell’incontro ferito – l’Umbragroup – richiamo alla dignità del lavoro – e piazza San Domenico, culla della cultura della città e imbuto verso le scuole e, in questo senso, segno di una cultura sospesa.
“Il Venerdì Santo saranno piazzate delle croci, una per tappa – raccontano gli operatori della Caritas diocesana di Foligno – Ad ognuna verranno appese delle foto, pensate perché ogni passante possa identificarvisi perché Dio ci raggiunge lì, nel luogo di dolore in cui siamo. In ogni croce si troverà anche una cornice vuota, segno di tutte le ferite non espresse dalle altre immagini e pensata perché ciascuno possa idealmente mettere “la propria foto”: la propria croce, il proprio dolore personalissimo, unico e irripetibile e che solo Gesù, col suo sacrificio, può comprendere e abbracciare.“
Le croci, realizzate volutamente ad altezza d’uomo nella Fattoria Solidale della Caritas diocesana, vogliono essere infatti proprio questo: la possibilità di un incontro, scandito – ad ogni tappa – dalle parole di Papa Francesco, dal legno ruvido e dalla pietra. “Le croci sono state fatte di proposito con le stesse tavole con cui abbiamo realizzato il presepe lo scorso anno: povere perché povera è stata la morte di Gesù, così come la sua nascita. Le pietre che reggono le croci sono un richiamo al Golgota. Ma la pietra è anche qualcosa che resta nel tempo e che può essere anche levigata dal vento, dalle intemperie. Questo è quello che stiamo vivendo con la pandemia: le circostanze che ci levigano, trasformano le nostre abitudini, l’adattarsi a situazioni che non possiamo agire e per farlo possiamo solo stare insieme ai piedi della croce, come queste pietre.”
Per rendere la Via crucis accessibile a tutti verrà offerto un viaggio virtuale nelle sei tappe attraverso un video che sarà disponibile sulla pagina Facebook e sul sito internet della Caritas diocesana.