Fratelli e sorelle credenti dell’islam, as-salam alay-kum. Desidero raggiungere ciascuno di voi e le vostre famiglie con i miei più cordiali saluti al termine del vostro mese di Ramadan, che in gran parte ha coinciso con la Quaresima e la Pasqua, tempo sacro dei cristiani. Come si dice in arabo in queste circostanze: kull ‘am wa-antum bi-khayr, cioè “vi auguro di stare bene per tutto l’anno che viene”.
Questa è una bella espressione, che possiamo scambiarci gli uni gli altri, cristiani e musulmani, credenti, non credenti, diversamente credenti. È un augurio pieno di speranza, anche se siamo consapevoli che le nostre vite, individuali e collettive, sono segnate da tante difficoltà. Noi non siamo padroni assoluti del nostro destino, possiamo e dobbiamo sforzarci di costruire un futuro migliore, per noi e per i nostri figli, ma non abbiamo la proprietà del tempo, come se fosse un conto in banca. È per questo che accanto all’impegno personale dobbiamo mettere la speranza, e sperare il bene gli uni per gli altri. Questo è il messaggio che io ricavo dal vostro tradizionale modo di salutarvi al termine del mese di Ramadan.
Vorrei anche sottolineare l’importanza di augurare il bene tra vicini di casa. Non solo i nostri quartieri ma anche gli edifici dove abitiamo sono sempre di più luogo di incontro e convivenza tra diversi. È quello che si nota leggendo i cognomi dei campanelli di molti condomini. So quanto è importante l’etica del buon vicinato nella vostra religione. Il vicino può essere credente come me o diversamente da me, può essere ricco o povero, retto o dissoluto, ma rimane sempre il mio vicino. Il vicino non è mai un estraneo: si deve gioire con lui, consolarlo se soffre, visitarlo se ammalato, dare un’occhiata alla casa quando lui non c’è, rispettarlo nella sua intimità famigliare. Sono le buone pratiche della cultura islamica, che ritrovo in quella cristiana e nei principi laici di una sana cittadinanza. Vi esorto dunque non solo ad augurare il bene ma anche a fare il bene a tutti, partendo dai vostri vicini. Kull ‘am wa-antum bi-khayr!
+ Matteo Maria Card. Zuppi
Bologna 20 aprile 2023