Lunedì 18 marzo 2024, alle ore 7.15, con la Messa sulla tomba dell’Apostolo Pietro presieduta dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra mons. Renato Boccardo, è iniziata la “Visita ad limina apostolorum” dei Vescovi umbri (18-22 marzo). «Siamo qui – ha detto mons. Boccardo all’avvio della celebrazione – alla sede dell’apostolo Pietro: a lui presentiamo le nostre Chiese, con le loro glorie e le loro sofferenze, e tutti affidiamo alla misericordia di Dio». Poi, il presidente della Ceu nell’omelia ha tenuto una breve riflessione sulla domanda che Gesù pose a Pietro: “Per te chi sono io?”. «Questa stessa domanda risuona insistente nella nostra vita personale e nel nostro ministero. Vorremmo anche noi come Pietro balbettare tu sei la vita, il Salvatore. Sappiamo come questa espressione modelli le nostre azioni e le nostre parole a servizio del Vangelo. Spesso, però, nelle nostre giornate siamo presi anche da altre incombenze che poco hanno a che vedere con ciò. Abbiamo quindi la necessità di ripetere sovente “tu sei Cristo, il figlio di Dio”: questa è la forma del nostro essere Pastori in mezzo alla gente. Ci aiuti San Pietro e ottenga per noi il dono dello Spirito Santo, guida sicura di ogni nostro passo». Al termine della Messa, i Vescovi si sono raccolti in preghiera sulle tombe di Benedetto XVI, del beato Giovanni Paolo I e di San Paolo VI.
L’incontro con il Santo Padre nel racconto di mons. Boccardo. Poi, alle 8.30, sono giunti nel cortile di San Damaso della Santa Sede, quindi hanno fatto ingresso nel Palazzo Apostolico e alle 9.00 hanno incontrato Papa Francesco. Il colloquio col Pontefice è durato circa due ore. «Un incontro familiare», commenta mons. Renato Boccardo. «Il Santo Padre ci ha messi subito a nostro agio dicendoci: “siamo qui in famiglia, senza formalità e dunque parlate liberamente, dite quello che vi sembra importante condividere con me”. E ogni Vescovo – prosegue il Presidente della Ceu – ha raccontato un pochino la storia e la vita della sua Diocesi, presentando anche alcuni temi fondamentali e chiedendo un consiglio e un orientamento al Papa per proseguire nell’annuncio del Vangelo e nella testimonianza della vita cristiana. Il Papa – dice ancora il Presule – ci ha raccomandato quattro vicinanze. La prima: il Vescovo deve essere vicino a Dio con la preghiera. La seconda: deve essere vicino ai suoi confratelli, e qui ci ha detto di fare comunione, di lavorare insieme e di volerci bene. La terza: il Vescovo deve essere vicino ai preti con paternità e fraternità. La quarta ed ultima: la vicinanza al popolo di Dio, dal quale abbiamo ricevuto la fede. E poi ci ha lasciato un messaggio particolare: ci ha chiesto di portare ai sacerdoti, specialmente in occasione della prossima Messa crismale che celebreremo nella Settimana Santa, il suo ringraziamento per tutto quello che fanno. Il Papa apprezza la loro dedizione e il loro sacrificio e li incoraggia ad andare avanti nel servizio del Vangelo». I Vescovi hanno donato al Papa una ceramica di Deruta raffigurante un crocifisso umbro.
La visita proseguirà nei giorni 20-21 e 22 marzo con gli incontri nei vari Dicasteri della Santa Sede. Al termine di ogni giorno, sul sito ufficiale della Ceu – www.chiesainumbria.it verrà condivisa una piccola cronaca, con foto e interviste video ai Vescovi umbri.