“Se noi ci rimettiamo tra le braccia di Dio e ci facciamo riprendere per mano allora grandi cose, belle cose possono di nuovo accadere nel mondo. Quello che accadde qui alla nostra Angela da Foligno può accadere in qualche modo a ciascuno di noi. Allora apprendiamo questo messaggio, il Signore ce lo ha dato, ha messo questa sua Provvidenza liturgica nel nostro cuore con la Parola di Dio così significativa e tanto attuale. Apprendiamo il suo insegnamento e portiamolo nella nostra vita sulle orme di San Francesco”.
Lo ha detto il vescovo monsignor Domenico Sorrentino, lunedì 30 settembre all’omelia della santa messa che si è tenuta nella Basilica inferiore di San Francesco ad Assisi in occasione della Novena di San Francesco alla quale ha partecipato la diocesi di Foligno.
All’inizio della santa messa il vescovo ha sottolineato che Foligno ha tanti fili che la legano a Francesco d’Assisi. “Non è questo il momento di ricordarli tutti – ha precisato – però essendo qui in pellegrinaggio vorrei almeno ricordare che, proprio da un pellegrinaggio fatto qui a San Francesco, la nostra Santa Angela ricevette una grazia speciale dello Spirito di Dio che la proiettò verso il suo grande cammino di santità. Dunque potremmo dire che anche per lei ‘scese la mano del Signore’ e scese qui sulle orme di Francesco. Speriamo di andarcene via da questa Basilica anche noi con la forza dello Spirito di Dio che indusse lei a farsi Santa e quale Santa. I fili poi sono tanti altri e piano piano impareremo a svilupparne il senso, ma per ora ci mettiamo anche noi come Angela e Francesco sotto lo sguardo di Dio per consentire alla sua mano di scendere su di noi come mano misericordiosa che perdona i nostri peccati”.
Durante i saluti iniziali il Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni, ha dato il suo benvenuto ai presenti. “Caro Padre Vescovo – ha detto-, benvenuto nella veste di vescovo di Foligno. Siamo abituati e abbiamo il piacere di averla qui come vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, ma oggi c’è la diocesi di Foligno che fa onore a Francesco di Assisi in questa novena. Per la prima volta abbiamo pensato di invitare questa diocesi sorella e ho notato che è venuta in grande stile: tanti, tanti sacerdoti e diaconi e tante persone, fedeli laici, religiosi e religiose che insieme componete la Chiesa che è in Foligno. Vi ringrazio per questa presenza numerosa e speriamo di poter continuare questa tradizione. Stiamo vivendo questa novena di San Francesco che ha come titolo “Si posò su di lui la mano del Signore”: la mano del Signore si posò su Francesco di Assisi, secondo la descrizione che le fa Frate Leone”.
Al termine della santa messa i fedeli guidati dal vescovo hanno raggiunto la Cripta e pregato sulla Tomba di San Francesco.