La scuola esperienza umanizzante

Domenica 24 novembre il Vescovo Domenico Sorrentino ha incontrato per un dialogo e reciproco scambio, presso la Chiesa di San Salvatore in Foligno, gli educatori del mondo della scuola, in particolare modo i docenti di religione cattolica. L’incontro é stato curato dagli uffici per la pastorale scolastica delle due Chiese sorelle di Foligno e di Assisi – Gualdo Tadino – Nocera Umbra. Presenti il Vicario episcopale per la pastorale della Diocesi di Foligno don Cristiano Antonietti e la Dott.ssa Elisabetta Ugolinelli Assessore del Comune di Foligno con delega per la scuola. Il prof. Fausto Rapaccini direttore dell’ufficio pastorale nella sua introduzione ha affermato che la scuola é sempre in trincea affrontando le sfide educative sempre più complesse e in questa istituzione fondamentale della Repubblica Italiana “si trasmettono non solo conoscenze ma anche valori per costruire l’appartenenza ad una comunità dove si sviluppano talenti, competenze e umanità”. Affermava San Giovanni Paolo II il 24 novembre 2002 nel suo discorso al Parlamento Italiano, che l’uomo é un essere culturale e vive di un’esistenza autenticamente umana grazie alla cultura. “È mediante la cultura che l’uomo diventa più uomo”. La scuola perciò – evidenzia Rapaccini – ci aiuta con tutte le sue discipline, compresa quella della religione cattolica, a fare un’esperienza umanizzante. “L’abilità dell’educatore, dell’insegnante – sottolinea il Vescovo Sorrentino – é quella di stare vicino allo studente per cogliere le sue attese, fragilità, speranze”. Ricorda perciò ai presenti l’esperienza del docente universitario Giuseppe Toniolo, primo economista proclamato Beato il 29 aprile 2012 da Papa Benedetto XVI, che nel suo diario personale scriveva: “per me gli alunni sono il tesoro del mio cuore”. I docenti nella loro missione educativa, conclude il Vescovo, “devono aiutare i discenti ad alzare lo sguardo verso l’alto, verso quella sapienza che é il Logos di Dio che si fa carne attraverso anche la propria testimonianza di vita di fronte alla loro ricerca di senso”.