La chiusura forzata a causa della pandemia ha offerto l’occasione per riorganizzare la fruizione delle istituzioni culturali della diocesi di Foligno. Il primo a riaprire i propri battenti, il 12 giugno, sarà il Museo Capitolare Diocesano, che si avvarrà anche della sinergia con il Museo della Città di Palazzo Trinci, caratterizzata da tre mostre aventi come fulcro la Madonna di Foligno di Raffaello. La prima, “Raffaello e la Madonna di Foligno: la fortuna di un modello”, propone opere che si sono ispirate, nei secoli, al capolavoro raffaellesco, mentre le altre due guardano alla realtà contemporanea: “Dei santi e del fuoco”, progetto speciale di Nicola Samorì, e “Open call: la Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum. Come rileggere un capolavoro”, che raccoglie 17 opere che rielaborano in chiave contemporanea alcuni elementi fondamentali dell’opera. Le mostre e la collezione museale diocesana contenuta nel Palazzo delle Canoniche sono aperte tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Il 17 giugno sarà la volta di Palazzo Elmi-Andreozzi, contenitore della Biblioteca Iacobilli e dell’Archivio Storico Diocesano, che dopo un importante lavoro di riorganizzazione dei servizi torna fruibile con il suo patrimonio bibliografico e documentario e con i suoi spazi per incontri e conferenze.
Si tratta di tappe di un percorso che, secondo quanto auspicato dal dott. Maurizio Cipolloni, Delegato per i beni culturali della diocesi, ha come obiettivo una nuova “pastorale della cultura” che apra alla collettività un ingente patrimonio di arte e fede e gli elementi per decodificarlo, in quanto frutto della sintesi tra il Vangelo e la cultura del popolo.
Il progetto continuerà con la riapertura, entro breve tempo, anche del Teatro San Carlo, dopo i lavori di recupero post-sismico, insieme con un ulteriore arricchimento della collezione museale.