Venerdì 7 gennaio l’équipe diocesana della pastorale sociale e per il lavoro, giustizia e pace, custodia del creato, ha incontrato il Vescovo Mons. Domenico Sorrentino presso il centro pastorale dell’Unità pastorale di S. Eraclio – Cancellara. Il direttore don Luigi Filippucci ha sottolineato ai presenti che il compito principale di questa commissione è di formarsi attraverso il magistero sociale della Chiesa che è la riflessione e la testimonianza della Buona Novella da parte della comunità dei credenti nel territorio. E’ importante come sottolinea Papa Francesco nell’Enciclica Fratelli tutti, continua don Filippucci, che “la catechesi e la predicazione di una comunità di credenti includa in modo più diretto e chiaro il senso sociale dell’esistenza a partire da quella dimensione importante della fraternità attraverso obiettivi, scelte e progressi”. Al Vescovo è stato presentato, dalla parte della segreteria dell’Ufficio pastorale diocesano, il lavoro fatto in questi anni in particolar modo con i convegni diocesani realizzati all’interno delle fabbriche e il sostegno al Progetto Cittadini del Mondo all’interno della scuola con alcuni percorsi d’imprenditoria giovanile. Mons. Sorrentino ha sottolineato ai presenti e a quelli online, attraverso la piattaforma digitale della diocesi, che la Dottrina Sociale della Chiesa “non deve essere un pallino di qualcuno ma è un tema che deve coinvolgere l’intera comunità cristiana”. Questo perché deve essere un cammino di Chiesa e il compito è quello di educare per realizzare una consapevolezza di umanità. Per questo c’è bisogno di una formazione seria “perché se è superficiale non avremo come cristiani grandi motivazioni di speranza”. I problemi dell’umanità, come sottolinea Papa Francesco nel suo documento sulla fraternità e l’amicizia sociale, sono seri e grandi e non si può essere né superficiali né camminare senza una visione. “La concretezza – ha evidenziato il Vescovo – significa pensare ponderatamente questa Chiesa in uscita che incontra l’umanità e passare da una meditazione pensata ad un programma realistico. Cosa significa fare oggi l’imprenditore ed essere fratelli e sorelle? La gioia del Vangelo ‘è una bomba di bene’ che bisogna lasciarla esplodere per incendiare d’amore la nostra società. Questa gioia ci porta a realizzare una rete di fraternità. Una rete effettiva e non virtuale, fatta di famiglie cristiane dove dirsi veramente fratelli e sorelle. Dove ci prendiamo cura gli uni degli altri scatenando un ‘sistema sociale’ che crede nell’uomo, nella carne dell’uomo”. Oggi, in questo tempo, rimane soltanto la Chiesa a rivendicare il valore della persona e per questo il Vescovo Sorrentino ha voluto donare ai presenti, in conclusione dell’incontro, il suo sogno sul nuovo centro pastorale diocesano, nella zona di Sportella Marini in Foligno, prossimo all’inaugurazione e intitolato “Fratelli tutti”. Un centro in cui incontrare l’umanità, a partire da quella più fragile, ma anche un luogo di formazione per realizzare una “Scuola di economia della fraternità”.