Ore 7.30 scoprimento del simulacro del B. V. Maria del Pianto e celebrazione eucaristica animata dall’Unità pastorale Beato Pietro Crisci.
Ore 8.30 celebrazione eucaristica animata dalla Zona pastorale di Spello.
Ore 9.30 celebrazione eucaristica animata dall’Unità pastorale Giovanni Paolo II.
Ore 10.30 celebrazione eucaristica animata dalla parrocchia della Cattedrale. Presiede Mons. Domenico Cancian Vescovo emerito della Diocesi di Città di Castello.
Ore 12.00 celebrazione eucaristica per i giovani animata dai gruppi parrocchiali, movimenti e associazioni giovanili.
Ore 15.00 Rosario meditato da Don Diego Casini.
Ore 16.00 celebrazione eucaristica animata dalla Zona pastorale Campagna.
Ore 18.00 Solenne concelebrazione eucaristica e secondi vespri. Presiede S. E. Mons. Augusto Paolo Lojudice Arcivescovo metropolita di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e Vescovo della Diocesi Montepulciano-Chiusi-Pienza. Si rinnova la consacrazione della città e diocesi alla Madonna del Pianto, presenti le autorità civili e militari. Ricoprimento del simulacro della Madonna del Pianto nostra venerata protettrice.
L’effigie della Madonna del Pianto è venerata a Foligno sin dal 1614, quando per volontà del sacerdote Francesco Santi venne istituito anche qui il culto della Vergine gemente. Il titolo Madonna del Pianto trae origine dal racconto di un fatto prodigioso successo a Roma nel gennaio del 1545, quando due nemici si scontrarono in un duello nei pressi di un’edicola della Madonna. Uno dei due, vistosi perduto, implorò la pietà dell’altro in nome della Vergine Maria davanti a loro raffigurata. L’uomo però fu sordo alle suppliche e uccise l’avversario con un colpo di pugnale. La barbara scena si svolse proprio davanti all’immagine della Madonna, che di fronte all’efferato delitto fu vista piangere da numerosi testimoni. La notizia si diffuse rapidamente e il popolo accorse a venerare quella Madonna che fu detta “Madonna del Pianto”. L’immagine sacra fu staccata e adorata in tutto lo Stato Pontificio, in particolare a Roma, a Fermo e a Foligno dove vennero istituite chiese e confraternite in onore della Madonna che aveva pianto. In città fu don Francesco Santi a volere nella sua chiesa il culto e la statua della Madonna del Pianto, istituendone la festa la domenica precedente il 17 gennaio. La devozione dei folignati verso la Madonna del Pianto andò crescendo di anno in anno, tanto che la nominarono loro Patrona rivolgendosi spesso a lei per implorare soccorso durante le calamità. Secondo la credenza popolare, fu la Madonna del Pianto a salvare Foligno dallo spaventoso terremoto che il 14 gennaio del 1703 sconvolse mezza Italia. Da quel giorno la Vergine fu nominata protettrice della città e dei folignati, che da secoli la venerano con grande devozione.