Saluto iniziale di Mons. Sorrentino in piazza della Repubblica

19-01-2025

Cari folignati, cari fedeli, cari confratelli e distinte autorità, è davvero grande la nostra gioia. Dopo anni in cui abbiamo dovuto attendere, ma anche premere, chiedere, impegnarci a tanti livelli, soffrendo l’amarezza di un ritardo così prolungato, oggi non crediamo ai nostri occhi. Sono felice della presenza del mio predecessore, monsignor Sigismondi. Credo che per lui sia una gioia tanto grande. Oggi gioiamo insieme.

Giornata bella per la comunità ecclesiale e per la comunità civile. La Cattedrale, in qualche modo, per la sua storia e il suo significato non solo ecclesiale, ma anche sociale e culturale, appartiene a tutti. E’ un segno di unità posto al centro di questa Città ricca di fede, di cultura, di umanità.

Per questo sono grato anche alle autorità civili presenti, e in particolare a quelle che hanno dovuto interessarsi specificamente al nostro cammino, per sostenerci finanziariamente, e consentirci la bellezza di questa giornata. Sono grato a quanti hanno lavorato a diversi livelli. Alla fine della celebrazione non mancheranno i ringraziamenti di rito.

Una giornata che cade all’interno di un anno giubilare, che di per sé dice gioia, anzi giubilo. Anno   di cui la cattedrale dev’essere principale espressione e strumento.

Varchiamo di nuovo la sua soglia, sapendo di trovarvi il segno della fede dei nostri padri. Di trovarvi soprattutto la grazia di Dio, che il nostro patrono San Feliciano ci otterrà in abbondanza.

Grazie, grazie a tutti. Grazie di cuore.