“La Comunanza Agraria con il ruolo istituzionale e sociale che svolge, concretizza il concetto di condivisione della terra, il cui uso deve essere perpetuato alle nuove generazioni in una ottica di sostenibilità ambientale”. Cosi il Vescovo della Diocesi di Foligno Monsignor Gualtiero Sigismondi nel corso dell’omelia della S.Messa officiata a Sant’Eraclio in occasione della Festa del Centenario, nella chiesa di Santa Croce storico luogo di culto ubicato nel Castello dei Trinci, recentemente ripristinato ai riti religiosi. Al termine il Vescovo ha consegnato a Giacomo Committeri presidente della locale Comunanza Agraria una lettera nella quale sottolinea che “con l’approvazione della Carta d’Intenti che coinvolge la parrocchia, l’oratorio, gli enti e le articolazioni sportive, culturali e del terzo settore, nel paese ci si associa per migliorare il territorio e i suoi abitanti”. Il presule tra l’altro dichiara che “il dono della propria vita per gli altri, del proprio tempo, del proprio impegno per la conoscenza del territorio e delle persone, dell’amore nei confronti di queste, sono tutti aspetti della missione condivisa tra Comunanza Agraria e Comunità Cristiana” “ In occasione del Centenario – conclude nella lettera il Vescovo Sigismondi – augura di proseguire su questa strada, già percorsa da coloro che motivati da spirito evangelico consapevole o da semplice filantropia offrono il loro impegno come volontari”. In piazza Gramsci la comunità parrocchiale di Sant’Eraclio si era precedentemente raccolta in preghiera di fronte alla lapide dei caduti di tutte le guerre durante la cerimonia di accensione della lampada votiva officiata dal parroco dell’Unità Pastorale “S.Eraclio – Cancellara” don Luigi Filippucci per fare memoria di tutte le vittime dei conflitti. Tale commovente e struggente momento è stato scandito dal suono della tromba che ha intonato il silenzio di fronte alle autorità civili e religiose, con il fine di valorizzare anche le persone che nell’arco della loro vita, si sono adoperate per il conseguimento del bene comune di Sant’Eraclio e tutti i soldati italiani impegnati nelle missioni di pace nel mondo.