“E’ vita, è futuro” questo é il tema che i Vescovi italiani ci affidano in questa giornata.
Apparentemente inimmaginabile la preziosità e l’arricchimento reciproco che deriva dal dialogo e dall’incontro tra le generazioni. La freschezza, lo stupore, il bisogno di risposte e la curiosità di apertura alla vita espressa dai più giovani che incontra la ponderatezza, la saggezza e allo stesso tempo la fragilità, la solitudine ed a volte quel senso di inutilità che si trovano a vivere i nostri anziani.
Per tale occasione, come ufficio diocesano di pastorale famigliare abbiamo pensato di vivere questo momento presso il Ricovero per anziani Opera Pia Bartolomei Castori appena alla periferia della nostra città, condividendo con gli ospiti un pomeriggio in allegria con alcuni bambini della scuola d’infanzia paritaria Mariele Ventre e la scuola elementare paritaria San Giuseppe di Foligno.
Pensando a come organizzare questo momento ci siamo recati presso la Casa di riposo dove ad accoglierci abbiamo incontrato il sorriso fiducioso di Suor Elvira e di alcuni dei collaboratori, che con professionalità e molto entusiasmo ci hanno presentato una realtà forse non a tutti conosciuta: l’accudimento, la cura e le attività di animazione di anziani con problematiche fisiche e psichiche di vario genere e a vari livelli al fine di poterli accompagnare in questo tratto di vita a condurre le loro giornate in un clima ricco di calore che sia il più possibile famigliare.
Ed è proprio in questa occasione che ci sono state presentate le diverse iniziative che vengono portate avanti per mantenere vivo il dialogo con la vita circostante come ad esempio l’incontro con i bambini di una scuola media della città che periodicamente si recano a fargli visita, così come alcune classi di catechismo di alcune parrocchie, associazioni di volontariato e singole persone e alcuni parenti che vanno per trascorrere momenti in musica, o aiutare qualche anziana signora a mangiare, fare insieme attività di cucito, ascoltare le loro storie, festeggiare i loro compleanni.
Le giornate dell’anno però sono molte e molti sono i pomeriggi che potrebbero essere dedicati a questa e a tante altre realtà forse a noi ancor più direttamente vicine e comprenderne la ricchezza che ne deriva. Spesso si pensa solo di aver donato una piccola parte del nostro tempo ad una persona bisognosa, ma il dono che riceviamo è ben più grande. Attraverso la condivisione dei molteplici doni riusciamo a realizzare quel meraviglioso progetto divino che è la vita umana e a quel punto ogni anziano diventa custode e memoria di un passato ed ogni giovane portatore di vita nuova inesplorata che insieme s’integrano e si riconoscono la piena dignità di esseri umani.
Ufficio di Pastorale Famiglia