“Gli oratori sono uno spazio di incontro che tante parrocchie aprono, in primis, per ricordare che la chiesa non ha confini da difendere o territori da occupare, ma solo una maternità da allargare. E poi per ricordare che l’educazione è un’arte, l’arte di generare. E la parrocchia esplora questa frontiera, collocandosi in prima linea con gli oratori”. Lo ha detto venerdì mattina il vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, intervenendo ai microfoni di Radio Gente Umbra nel corso della Giornata diocesana degli oratori.
Un appuntamento che ha richiamato in piazza della Repubblica più di mille giovani tra i 6 e i 12 anni, accompagnati da oltre 200 educatori. Un vortice di colori, sorrisi, voci, canti e balli che ha inondato la città al grido di “Bella storia”, l’hashtag scelto per accompagnare i tredici oratori sparsi per tutto il territorio diocesano – tra Foligno, Spello e Valtopina – durante questa stagione.
Ad accogliere bambini ed educatori in quello che è per antonomasia il cuore della città anche il sindaco Stefano Zuccarini. “È una cosa meravigliosa vedervi qui – ha detto, rivolgendosi alla piazza -. Da sindaco – ha sottolineato – vi dico che questa amministrazione sarà al vostro fianco, perchè voi rappresentate il futuro di questa città ed è nostro dovere starvi vicino, ascoltare i vostri bisogni e dare risposte alle vostre esigenze”.
E proprio al primo cittadino si è rivolto don Luigi Filippucci, responsabile del coordinamento diocesano degli oratori. “Stiamo vivendo un grande momento quest’oggi – ha dichiarato – e siamo gioiosi di poter salutare il nuovo sindaco. Siamo cittadini di tutti i colori e di tutti i profumi di questa terra, che è il dono di Dio agli uomini e siamo qui per chiederle di aiutarci a costruire una bella storia che accompagni il nostro futuro. Noi ci siamo – ha sottolineato don Luigi – siamo su questo territorio per renderlo vero, gioioso e aperto alla speranza. Siamo qui per essere partecipi – ha quindi concluso -. prendendoci tutti per mano”.
A condividere questo momento di gioia – come detto – anche il vescovo. Rivolgendosi ai tantissimi giovani presenti in piazza monsignor Sigismondi ha augurato loro di “imparare a guardarsi dentro, lontano e in alto. Non ammalatevi – è stato il monito – di miopia”.
La Giornata diocesana degli oratori è poi proseguita in vari punti della città tra giochi ed attività per poi concludersi al Parco dei Canapè dove i vari gruppi si sono ritrovati per fare festa tutti insieme.
E in tema di educazione, nelle scorse settimane monsignor Gualtiero Sigismondi ha incontrato anche gli educatori del territorio, donando loro una sorta di vademecum: “Agli educatori – afferma il vescovo di Foligno ai microfoni di Rgu – auguro che da animatori, diventino formatori. Questo è il salto che debbono assolutamente compiere. Si passa da animatori a formatori quando non si rinuncia alla simmetria della relazione. Un educatore deve stare sempre di fronte e se sta di fronte non può stare in mezzo – prosegue il presule -. Un educatore non può spacciarsi né per amico né per fratello, ma deve rimanere padre, per non creare confusione”.