L’appuntamento è per domenica 15 dicembre alle 16, negli spazi della Biblioteca Jacobilli a Foligno. L’occasione è la presentazione del progetto a sostegno della famiglia promosso da Diocesi di Foligno attraverso l’Ufficio di Pastorale Familiare. Le aree d’azione sono: le famiglie e le fragilità. E’ su questi due contesti che ruota l’azione dell’Ufficio per la Pastorale Familiare della Diocesi di Foligno oltre a quello dell’ accompagnamento dei fidanzati. Un percorso in crescita che presto approderà nella costituzione di un consultorio familiare.
A guidare la Pastorale Familiare il Vescovo Gualtiero Sigismondi ha indicato una coppia, composta da Giorgio Longhi e Anna Maria insieme a Tommaso Calderini e Ortensia, Gianpiero Di Loreto e Manuela e don Luigi Bonollo.
La Diocesi di Foligno con il supporto dell’ufficio per la Pastorale Familiare, attraverso il punto di ascolto “Il focolare: ascoltare per custodire”, ha costituito un luogo per essere vicino alle persone in cerca di possibili soluzioni alle problematiche personali e familiari, aiutandole a leggere il disagio e i bisogni nell’ambito delle relazioni, anche mediante consulenze individuali e di coppia in materia psicologica e etica. Le aree di intervento interessano: problemi relazionali, morali, legali del singolo, della coppia e della famiglia; consulenza alla coppia prima, durante e dopo la separazione; consulenze per paternità e maternità responsabile; ascolto, consiglio e verifica circa la validità del sacramento del matrimonio e il procedimento per la relativa tutela giurisdizionale; aspetti etici del matrimonio e della famiglia; sostegno religioso e spirituale.
Questa esperienza è stata avviata cercando la via più promettente per ascoltare, accogliere e avviare verso un percorso condiviso. Nel primo anno si è cercato tutti insieme di ragionare su un possibile approccio verso le diverse tematiche di cui la Pastorale Familiare si occupa. Successivamente il mandato del Vescovo ha orientato l’ufficio diocesano su tre contesti: seguire i fidanzati, accompagnare le famiglie, dare attenzione alle fragilità con particolare riferimento alle esigenze di separati, divorziati e conviventi. Il confronto e la condivisione hanno permesso di evidenziare che per questi tre percorsi spesso l’accompagnamento può non bastare e l’esperienza, pertanto, è stata estesa al contributo di esperti come l’avvocato Cristiana Arru (legale rotale, penalista e civilista).
Esplorare il territorio delle fragilità ha rappresentato per l’ufficio diocesano l’avvio di un cammino nuovo che ha richiesto l’affidamento allo Spirito Santo nella preghiera, e la crescita della disponibilità all’accoglienza degli altri, chiunque essi siano, dell’ascolto e della chiara volontà che non si danno ricette, ma si condivide e si ascolta.
In questo ampio contesto sono stati avviati anche un cammino per le famiglie che coinvolge due psicoterapeuti e un percorso per attivare una struttura, in questa fase un punto di ascolto ma in futuro un vero e proprio consultorio, per dare aiuto alle situazioni di fragilità familiare. Da gennaio si procederà con un ulteriore passo in avanti che interesserà più approfonditamente l’accompagnamento delle famiglie con fragilità con particolare attenzione ai separati, divorziati e coppie in crisi. Un cammino aperto a tutti, non solo ai credenti, che prenderà le mosse dall’approfondimento delle sante dello scandalo, cinque figure femminili della genealogia di Gesù che ci aiuteranno a comprendere come dalle nostre fragilità il Signore possa farci suoi strumenti e ci aiuti a tornare alla vita, riscoprendone la bellezza in tutte le sue declinazioni.