Oggi, Domenica 10 maggio 2020 alle ore 18.00, Il Vescovo Mons. Gualtiero Sigismondi celebrerà, in assenza di popolo, la Santa Messa dal Monastero delle Clarisse di Vallegloria in Spello. La liturgia verrà trasmessa in streaming sulle pagine Facebook dei mezzi di comunicazione della Diocesi: Diocesi di Foligno, Rgunotizie.it, Gazzetta di Foligno, Radio Gente Umbra.
La Messa sarà disponibile anche attraverso il sito della Diocesi di Foligno: www.diocesidifoligno.it
Cenni storici
La costruzione della chiesa e del monastero ebbe inizio intorno al 1320. Le clarisse al tempo risiedevano nel convento di Vallegloria Vecchio sul Monte Subasio, fondato nel 1215 per volontà di Balvina nipote di Santa Chiara. Al 1338 risale la costruzione del campanile e l’assestamento della copertura. La figlia di Braccio I Baglioni, Ilaria, appena undicenne fa ingresso nella comunità claustrale poco dopo la metà del XV secolo e rimarrà a Spello fino a quando non indosserà gli abiti di terziaria nel monastero di Sant’Antonio di Perugia.
Le leggi eversive post unitarie determinarono una momentanea soppressione della corporazione religiosa avvenuta nel 1866.
La chiesa di impianto romanico mostra un fronte esterno in pietra locale diviso in due ordini e caratterizzato da un grande rosone e un corrente di archetti pensili che tratteggia la facciata per tutta la larghezza.
L’aula interna a pianta rettangolare è coperta a botte lunettata, è ricca di un prezioso apparato decorativo di stampo seicentesco opera di Marcontonio Grecchi che rappresenta le storie del Vecchio e Nuovo Testamento sul marcapiano sottostante all’imposta della volta.
Sul fronte principale lavora Ascensidonio Spacca detto il Fantino che nel 1590 vi realizza le Storie della Vergine con l’Annunciazione posta nel centro. Il bellissimo monastero inaccessibile per la vigenza della clausura oltre all’interessante impianto architettonico, il chiostro rinascimentale costruito nel 1560, conserva numerose opere d’arte sacra tra cui un Crocifisso del XIII secolo di scuola spoletina, appartenente probabilmente al primitivo monastero montano, una Madonna della Misericordia del 1502 riferibile a Tommso Corbo allievo locale del Pintoricchio e una Madonna con Bambino del primo Seicento riferita a Marcantonio Grecchi.