PROGRAMMA:
20.45 ACCOGLIENZA E PRESENTAZIONE DEL TEMA
21.20 LAVORI DI GRUPPO
22.30 CONCLUSIONE NEI SINGOLI GRUPPI
DI SEGUITO TROVERETE ALCUNE NOTE METODOLOGICHE E LA SCHEDA DI PREPARAZIONE ALL’INCONTRO PER IL QUALE SI CHIEDE DI VENIRE PREPARATI SUL TEMA:
− LEGGENDO PRECEDENTEMENTE LE TRACCE ALLEGATE E LE DOMANDE DEL PROPRIO GRUPPO DI APPARTENENZA;
− PRESENTANDO UN TESTO SINTETICO SCRITTO (MAX 10 RIGHE) CHE VERRA’ PRESENTATO, ILLUSTRATO E INTEGRATO VERBALMENTE ALL’INTERNO DEL LAVORO DI GRUPPO;
− IL TESTO VERRA’ CONSEGNATO AL COORDINATORE DEL GRUPPO AL TERMINE DELL’INCONTRO; − DOPO UN PRIMO TEMPO DEDICATO AGLI INTERVENTI PREPARATI VERRA’ DATO SPAZIO PER IL DIALOGO; − PER DARE CONTINUITA’ ALL’INCONTRO PRECEDENTE, FAVORIRE LA CONOSCENZA RECIPROCA E LA FRATERNITA’
SI PREGA DI ANDARE POSSIBILMENTE NEGLI STESSI GRUPPI TEMATICI (ABC) COME INDICATO NELLA SCHEDA. − RESTA LA POSSIBILITA’ DI COLLEGARSI ON LINE AL SEGUENTE LINK: https://meet.google.com/wgk-jtwb-wzj PER CHI FOSSE IMPOSSIBILITATO A PARTECIPARE IN PRESENZA.
Il lavoro previo, seppur impegnativo, è un vero servizio per facilitare la partecipazione e rendere più proficuo l’incontro. Li sintetizziamo in alcune “T”:
Tema: restare nell’argomento senza divagare
Tempo: sfruttare al massimo il poco tempo, senza pause di improvvisazione e imbarazzo
Tutti: tutti possono prendere la parola, tutti possono esprimere il loro pensiero anche semplicemente leggendo Testa: averci pensato e pregato prima e mettere per iscritto permette la profondità
Testo: aiuta i coordinatori e I segretari a fare una sintesi più oggettiva e più corrispondente agli interventi BUON LAVORO!
Foligno, 5 febbraio 2022
ASSEMBLEA SINODALE
2° INCONTRO
PRIMO AMBITO:
CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO – CONSIGLIO PRESBITERALE – CONSULTA DELLE AGGREGAZIONI LAICALI – UFFICI DIOCESANI
ICONA BIBLICA: LA CHIESA DELLE ORIGINI (ATTI 2,42,48)
Atti 2,42 Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. 43 Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. 44 Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; 45 chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. 48 Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.
Piste per la riflessione sull’icona biblica:
- A) A fondamento della vita della comunità cristiana primitiva c’è l’ascolto della Parola sotto la guida degli Apostoli. Questo ascolto comunitario si amplifica nella celebrazione liturgica al tempio e in casa che assume sempre più i tratti eucaristici.
- B) La parola più frequente nel testo è “tutti” proprio a sottolineare la comunione e la dimensione plurale della partecipazione e della corresponsabilità. Nella Chiesa primitiva è palese il senso di attiva appartenenza all’unico Corpo di Cristo e alla sua missione.
- C) La Chiesa primitiva gode la simpatia di tutto il popolo per la sua capacità di promuovere il bene comune non solo al suo interno ma anche nelle culture e poverta’ in cui è immersa.
Per approfondire e attualizzare l’icona biblica
Gruppi CPD-CP-AL-UD
Coordinatori/Segretari | Tema | Costituzione gruppo |
In presenza
p. Andrea Martinelli (facilitatore) Stefania Catarinangeli (segretaria) GRUPPO A |
A) CELEBRARE
“Camminare insieme” è possibile solo se si fonda sull’ascolto comunitario della Parola e sulla celebrazione. Come la preghiera e la liturgia ispirano le decisioni più importanti nella vita della nostra Chiesa? Quanto le nostre comunità riescono a vivere la dimensione comunitaria dell’ascolto della Parola e della liturgia? Che cosa ci ha insegnato il tempo della pandemia sulla vita liturgica delle nostre comunità? Le nostre comunità promuovono la partecipazione attiva di tutti i fedeli alla liturgia valorizzando i vari ministeri? Come possiamo diffondere ancora di più nelle nostre comunità l’ascolto comunitario della Parola e la cura della liturgia? Se la Parola di Dio è “lampada ai nostri passi”, quanto il Vangelo che meditiamo al mattino illumina la nostra giornata e, concretamente, traspare dalle nostre azioni lo stile di Gesù? |
Vescovo Domenico Sorrentino, don Giovanni Zampa,
Antonio Nizzi, Pieracci Rita Mery, Andrea Brufani, don Luigi Filippucci, Piergiorgio Selvi, Francesca Martelli, don Diego Casini, Lucia Tacchi, Giuseppe Lio, Don Simone Marchi |
In presenza
Azzurra Stronach (facilitatore) Patrizia Mosconi (segretaria) GRUPPO B |
B) CORRESPONSABILI NELLA MISSIONE
La sinodalità è a servizio della missione della Chiesa, a cui tutti i suoi membri sono chiamati a partecipare. Che cosa ci impedisce come singoli cristiani ad essere attivi nella missione della Chiesa di annunciare il Vangelo? Come Organismi di partecipazione della nostra Chiesa diocesana in che modo promoviamo la formazione missionaria di ogni persona e dell’intera comunità? Come la vita di carità, le iniziative di solidarietà sono vissute quale elemento costitutivo della missione della Chiesa? Quando svolgiamo il servizio che il Vescovo ci ha chiesto, sentiamo di essere mandati anche dalla Comunità? Come viviamo questo servizio che svolgiamo: con una apertura diocesana o come una proprietà privata? Come contribuiamo alla costruzione e alla realizzazione del progetto pastorale diocesano? Come nella costruzione del Regno di Dio possono contribuire anche quanti non si riconoscono come credenti e come riteniamo di poter tessere reti di collaborazione e di scambio? |
Tommaso Calderini,
don Antonio Ronchetti, Ivana Roscini Vitali, p. Antonio Fierro, suor Rosalba, Massimo Busi, Paolo Tulli, Paolo Calderini, Egidio Berno |
In presenza
Michele Tufo (facilitatore) Carmen Comisi (segretaria) GRUPPO C |
C) DIALOGARE NELLA CHIESA E NELLA SOCIETÀ Il dialogo è un cammino di perseveranza, che comprende anche silenzi e sofferenze, ma capace di raccogliere l’esperienza delle persone e dei popoli. In che misura i nostri organismi sono contesti di dialogo? Quanta attenzione viene posta all’esercizio dello stile del dialogo nella conduzione dei lavori? Come vengono affrontate le divergenze di visione, i conflitti, le difficoltà? Come promuoviamo il confronto e la collaborazione tra di noi? Come promuoviamo la collaborazione con le Diocesi vicine, con e tra le comunità religiose presenti sul territorio, con e tra associazioni e movimenti laicali, ecc.
Come possiamo promuovere attraverso il nostro lavoro uno stile di Chiesa che dialoga e impara da altre istanze della società: il mondo della politica, dell’economia, della cultura, la società civile, i poveri…? Sappiamo della presenza sul territorio di comunità di differente tradizione religiosa? E quanto ce ne occupiamo? Quali relazioni possiamo costruire? Quali esperienze di dialogo e di impegno condiviso portiamo avanti con credenti di altre religioni e con chi non crede? A quali problematiche specifiche della Chiesa e della società dovremmo prestare maggiore attenzione? |
don Gianluca Antonelli,
don Gianni Nizzi, Daniele Rimatori, suor Adriana Mita, Pietro Candori, Liliana Brunelli, Stefania Speroni, don Carlo Maccari, don Gigi Bonollo |
On line
Maria Chiara Giacomucci (facilitatore) da individuare (segretario) GRUPPO ON LINE |
C-OL) DIALOGARE NELLA CHIESA E NELLA SOCIETÀ
Vedi GRUPPO C |
Ortensia Marconi,
Luciano Belardinelli, Elisa Morettini, Simonetta Morici, Lorenzo Spinosi, Francesco Savi, Maurizio Cipolloni, Alessia Camilli, Carlo Felice, Lucia Coco, Maria Chiara Bossi, Adriani A., Cristian Bodgan |