Conferenza stampa della nuova Gazzetta di Foligno

08-09-2009


‘Se dovessimo riguardare l’esito infelice che hanno ai giorni nostri i diversi giornali politici e non politici che si pubblicano nelle nostre piccole città, noi certamente non dovremmo prender la penna per iniziarne uno nuovo’. Traendo spunto da questa sottolineatura ‘ attualissima! ‘, compiuta il 2 gennaio 1886 da mons. Michele Faloci Pulignani ne Il Giornale di Foligno, la Gazzetta volta pagina. Sono consapevole della responsabilità di questo compito, che mi sono assunto ‘senza sottintesi’, a seguito delle dimissioni di don Germano Mancini, a cui rinnovo il mio grazie più sincero per il prezioso e generoso servizio, svolto per lunghi anni. La pausa estiva che il settimanale diocesano è solito prendersi è stata necessariamente più lunga, ma è diventata occasione preziosa di discernimento e di nuova progettualità, non solo per trovare un nuovo assetto redazionale, ma anche per far emergere la linea editoriale da seguire: quella del ‘rinnovamento nella continuità’. La prima novità che la Gazzetta offre ai lettori è quella assicurata dalla redazione, che ha come direttore responsabile il dott. Enrico Presilla e come direttore editoriale il prof. Antonio Nizzi. A loro esprimo la mia riconoscenza per aver accolto, senza paura e senza calcoli, questo delicato servizio. La scelta di due direttori segue la linea della sinodalità, cioè del ‘camminare insieme’, poiché ‘ogni volta che si annulla l’avverbio insieme, si annulla anche il verbo camminare’. Al dott. Presilla e al prof. Nizzi è affidato il compito di coordinare la nuova redazione della Gazzetta, composta da persone molto diverse, per competenza e provenienza, ma legate da una forte passione ecclesiale e dal desiderio sincero di mettere a disposizione del settimanale diocesano il proprio tempo, la propria professionalità, il proprio punto di vista qualificato. Ciò che accomuna l’intera redazione è il volontariato; a prima vista, questo, potrebbe sembrare un punto debole, in realtà è un punto di forza. Il volontariato, nelle sue diverse forme, è una scuola di vita che educa alla solidarietà e alla disponibilità, a dare non semplicemente qualcosa, ma se stessi. Non c’è professionalità che possa prescindere dal mettere a disposizione tanto le proprie competenze quanto la propria vita, a partire dal proprio tempo libero, di cui tutti siamo avidi custodi. Alla redazione viene affidato il compito e la responsabilità di fare della Gazzetta non l’agenda dell’editore e, tanto meno, la bacheca dei fatti di cronaca locale. Il settimanale diocesano intende distinguersi, nel panorama dei giornali locali, sia come luogo di confronto dei fedeli, sia come spazio di incontro con coloro che vivono ai margini o al di fuori della vita ecclesiale. Coltivare questa apertura, attraverso una consapevole scelta dei contenuti ed una particolare attenzione al linguaggio e allo stile della comunicazione, è un compito a cui la Gazzetta non si è mai sottratta, ma vuole continuare a farlo facendo emergere i punti di tangenza, prima ancora dei punti di divergenza. In altre parole, il settimanale diocesano, senza rinunciare alla denuncia, dovrà dimostrarsi sempre propositivo, sapendo porre all’attenzione dei lettori soprattutto i temi trascurati dagli altri giornali. La Gazzetta, in particolare, non mancherà di esprimersi, con voce autorevole, autonoma e libera, sulle questioni concrete, senza lasciarsi etichettare da alcuno schieramento; se vi sarà una parte dalla quale stare, dovrà essere quella degli ultimi! La nuova veste editoriale investe, necessariamente, la grafica, l’impaginazione e la stampa del settimanale. Non si tratta di un’operazione di cosmesi, ma di una precisa scelta editoriale, che intende dare più spazio all’analisi delle notizie, piuttosto che alla cronaca. Questa scelta si impone anche per il fatto che la Gazzetta è un periodico; in un’epoca di informazione veloce, il settimanale diocesano non può gareggiare con gli altri media: quello che manca è il commento, l’opinione, l’approfondimento, la riflessione critica. ‘Prendere il largo, puntando in alto’: questa è l’unica indicazione che affido alla nuova redazione della Gazzetta, che nutre l’ambizione di stabilire uno stretto collegamento con il settimanale d’informazione regionale La Voce. La sfida è grande, ma altrettanto forte è la coesione che ho registrato sulla necessità di voltare pagina, ‘senza sottintesi e senza paure’.


+ Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Foligno